Friday, September 19, 2008
minturno.sviluppo, il clown che non fa ridere
oggi, per scrivere tutto ciò che vorrei, non mi basterebbe tutta la memoria del mio pc, quindi, non mi perdo in chiacchiere inutili e vado dritto dritto al punto della questione. Qualche giorno fa, sono stato definito, “credo” (il credo vale per prevenire i commenti prevedibili), come un “clown rigorosamente anonimo” che, pur postando pizzini dagli scontati e già conosciuti contenuti antitriunvirato, attaccano con inusitata ed ingiustificata acredine tutti coloro che la Casta minturnese osteggiano da sempre e non facendosi scudo di nickname e demoniaci avatar. Leggere che mi si definisca al pari di un clown e che i miei metodi sono paragonabili a quelli di terribili tiranni, non mi fa alcun effetto e questo perché, ancora una volta, si è preferito attaccare il mio anonimato invece di dimostrare, come sarebbe giusto fare, che Minturno e il modo di pensare dei minturnesi non sono quelli descritti sul Blog. Io non ho mai chiesto a nessuno di concordare con le cose che scrivo, vorrei infinitamente che ognuno di voi utilizzasse i commenti, non per offendermi o offendere gli altri lettori, ma per smontare le cose da me scritte. Mi piacerebbe leggere discussioni civili che avessero un senso, che siano frutto di un ragionamento e non del disagio sociale di cui siete vittime. La verità è che non siete per nulla in grado di gestire la libertà offerta dal blog, la libertà di pensare con la vostra testa, di mettere in atto il vostro senso civico e dire se una cosa per voi è giusta o sbagliata. I commenti senza senso e pieni di schifezze, sono la dimostrazione, oltre che della vostra ignoranza, del vostro non essere liberi, della vostra incapacità di dialogare su tutto ciò che non riguardi il calcio o qualsiasi altro argomento non rilevante di cui siete abituati a parlare, ma, nel momento in cui vi si offre la possibilità di commentare la realtà, di esprimere un giudizio, andate in panico, vi sentite persi, diventate come animali feriti la cui unica salvezza e l’aggressività. Faccio riferimento ai commenti, perché il post sopra citato, è stato scritto dopo che, su questo blog, mi è stato chiesto di cancellare dei commenti che contenevano ingiurie verso un cittadino del nostro comune, il quale, mi ha anche accusato, dopo avermi fatto notare i guai legali a cui andavo incontro, di non garantire il giusto rispetto ai lettori di questo Blog. E come dovrei fare ciò? Limitando la vostra libertà di espressione? Decidendo quali commenti pubblicare e quali no? Mettendomi al pari di chi manipola, a proprio vantaggio, le notizie sul nostro comune? No, cosi il blog non lo gestisco, piuttosto lo abbandono, ammetto la mia sconfitta, il mio fallimento, derivato nell’aver dato fiducia ai cittadini di Minturno. Non avrei problemi a far ciò, questo blog mi ha insegnato, in un anno, più di quanto non abbia imparato in 20 anni di studio, quindi, non sarebbe un anno perso. Diventerò attento spettatore delle sorti di Minturno, guarderò, grazie all’esperienza accumulata con il Blog, la corruzione dipinta sul volto di chi mi sorriderà, di chi farà finta di niente, di chi scanserà i cumuli i cumuli di rifiuti lungo le strade e, soprattutto, di chi dirà che è contro il Triumvirato. Si, sarò una sorta di Mattia Pascal, tornerò a vivere da minturnese dopo questa piccola esperienza vissuta da uomo pensante. Si, chiudere il blog è la decisione più giusta che possa prendere in questo momento, perché è ciò che ogni persona ragionevole farebbe. Incredibile, ho iniziato a scrivere questo post con tutt’altro fine e, ora, ho preso la decisione di farla finita, di seppellire per sempre minturno.sviluppo, il clown, il coglione, il cazzone, il pezzente, il camorrista, il leninista e, aggiungerei, l’inutile. Do atto a mia madre di aver avuto ragione, quando, appreso che avrei aperto un Blog sul comune di Minturno mi disse, quasi tramante: “è inutile provare a cambiare le cose, tutti quelli che ci hanno provato, hanno fatto una brutta fine”. Questa frase mi ha accompagnato per tutto questo tempo, ogni volta che ho pubblicato un post, ho pensato alle conseguenze che avrebbe avuto. Ma, per fortuna, mi fermerò un attimo prima che sia troppo tardi. Mi prenderò qualche giorno per mettere apposto le idee e lascerò definitivamente il ruolo di minturno.sviluppo pubblicando un ultimo post in cui cercherò di chiedere scusa ad alcune persone che, sinceramente, hanno creduto in me e che ora si sentiranno tradite. Vorrei non smettere più di scrivere, ma la commozione si sta impossessando della ragione.
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